Le Cronache della Folgoluce Wiki
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Il sole si avvicina all'orizzonte. La Tempesta Infinita giunge. La Vera Desolazione. La Notte delle Sofferenze.

Tanavast, La Via dei Re, capitolo 75

La Vera Desolazione (True Desolation) è la guerra finale tra l'umanità e i nichiliferi.

Storia[]

Preludio[]

Al termine dell'Ultima Desolazione, nove dei dieci Araldi, non più in grado si sopportare le torture inflitte dai Coalescenti nella Dannazione, abiurarono il giuripatto e lasciarono il solo Taln, caduto in battaglia e già tornato su Braize, a impedire il sopraggiungere di una nuova desolazione[1].

Nei millenni successivi caddero anche i Radiosi e il dio Onore. I Cavalieri prima appresero delle vere origini dell'umanità e poi durante il corso di una missione per fermare Ba-Ado-Mishram e la Falsa Desolazione, privarono tutti i Cantori della loro intelligenza rendendoli degli schiavi perfetti. Onore, ferito a morte da Odio, non fu in grado di supportare i Radiosi in questi delicati momenti e anzi le sue farneticazioni contribuirono ad aggravare la situazione. Alla fine i Radiosi, tranne i Rompicielo, ruppero i loro giuramenti uccidendo i loro spren, in un evento passato alla storia come la Ritrattazione[2]. Onore sarebbe definitivamente morto di lì a poco lasciando la sua ombra cognitiva a cavalcare le tempeste.

Millenni dopo proprio il Folgopadre forse presagendo la caduta di Taln iniziò ad inviare ai potenziali Forgialegami, come Gavilar Kholin, delle visioni preparate da Onore prima di morire per avvertirli del ritorno dei Nichiliferi e incoraggiarli ad unire Roshar contro il comune nemico. Anche gli spren di Shadesmar divennero inquieti al pensiero del ritorno di Odio. Ma per loro fidarsi di nuovo di quegli uomini responsabili del massacro dei loro antenati fu difficilissimo: solo pochi spren audaci sfidarono i loro compagni per scendere nel reame fisico e contrarre legami nahel.

Inizio[]

Io... io sono Talenel'Elin, Vigoroccia, Araldo dell'Onnipotente. La Desolazione è arrivata. Oh, Dio... è arrivata. E io ho fallito.

Taln, La Via dei Re, Epilogo

Sul finire del 1173, dopo 4500 anni di tenace resistenza, Taln si piegò alle torture e si materializzò su Roshar, davanti ai cancelli di Kholinar per avvertire la popolazione dell'arrivo dei Nichiliferi[3]. Venne portato alle Pianure Infrante al cospetto del Re dove purtroppo non fu né riconosciuto e né creduto. Considerato un pazzo fuggito da qualche fattoria, venne consegnato ai Ferventi per essere curato[4].

Mentre i Coalescenti compivano il salto tra i mondi, alcuni Nichilispren erano già giunti su Roshar come avanguardia per preparare l'invasione. Uno di loro, Ulim, entrò in contatto con Venli, che stava ricercando nuove forme per aiutare gli Ascoltatori nella Guerra della Resa dei Conti contro gli Alethi. Ulim permise la riscoperta della Forma Tempestosa, una delle antiche forme del potere, e sfruttando la disperazione dei Parshendi per l'inevitabile sconfitta orchestrò con l'aiuto anche di Eshonai una trasformazione di massa degli Ascoltatori[5]. Durante la battaglia di Narak, i cantori corrotti usarono il loro potere per evocare una nuova tempesta, la tempesta di Odio. 

La Tempesta Infinita provocò il risveglio delle menti dormienti dei Parshi in tutto Roshar i quali si diedero immediatamente alla macchia mandando in crisi diversi regni per la mancanza di manodopera schiavile, proprio nel momento in cui più ve ne era bisogno per riparare alle devastazioni inflitte dalla nuova tempesta. Mentre molte città del continente fronteggiavano il fantasma di carestie e crisi economiche[6], i parshi si radunavano sotto il comando dei Coalescenti e si preparavano all'attacco.

La caduta di Alethkar[]

Visto il loro elevato valore strategico, i primi obiettivi dei Nichiliferi furono le Giuriporte. Mentre Vedenar e Azimir riuscirono a respingere il nemico, Kholinar subì invece un lungo assedio. Dopo settimane di eroica resistenza, i difensori furono sbaragliati e la città costretta a capitolare. Privata dello scudo dei propri eserciti, dispiegati lontani dalla patria, il resto di Alethkar seguì il destino della capitale nel giro di poche settimane, con solo poche città nel sud che ancora davano battaglia[7].

Quando venne accertata anche la morte di re Elhokar, gli Alethi per evitare la nascita di una debole reggenza o peggio una crisi di successione concordarono di far salire al trono la sorella, Jasnah Kholin[7].

Nel frattempo grazie agli sforzi diplomatici di Dalinar Kholin nacque una Coalizione umana, comprendente quasi tutte le nazioni Vorin e Makabaki, che avrebbe unito le forze per sconfiggere i nichiliferi. Tuttavia quando il nemico attaccò la capitale di Thaylenah, la tenuta dell'alleanza vacillò pericolosamente a causa dei sotterfugi disseminati da Taravangian, e la città fu salvata solo grazie allo sforzo congiunto di tutti i Cavalieri Radiosi.

Roshar Reimagined Political

La situazione politica del continente al termine di Giuramento. Legenda: Verde: zone neutrali; Rosso: territori della coalizione; Oro: territori dei Nichiliferi

Fonti[]

Storia di Roshar
Pre-Epoche Araldiche L'Espulsione
Epoche Araldiche Il GiuripattoDesolazioniUltima Desolazione
Era della Solitudine Falsa DesolazioneRitrattazioneEpurazione di AimiaIerocraziaGuerra della PerditaUnificazione di AlethkarOttantesima GuerraGuerra della Resa dei Conti (Patto di Vendetta - Battaglia della Torre - Battaglia di Narak) • Guerra civile veden
Vera Desolazione Risveglio dei Parshi (Tempesta Infinita) • Coalizione umanaAssedio di KholinarBattaglia del Campo di Thaylen
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