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Punto di Vista: Shallan, Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante, altopiani, campo Kholin
Epigrafe[]
"Tu devi diventare re. Di tutto quanto." |
Trama[]
“ | Combatteva la pioggia. Aveva un senso? Pareva che la pioggia volesse farlo restare dentro, così lui usciva. La pioggia voleva farlo cedere alla disperazione, così lui si costringeva a pensare. | ” |
–Kaladin, Parole di Luce, capitolo 80 |
Shallan[]
Shallan ammira con un cannocchiale gli altopiani interni, il cuore delle Pianure Infrante, il luogo dove sorgono le rovine di Folgosede[1]. La sua esplorazione non dura a lungo perché nuove pattuglie di "Parshendi distorti" vengono avvistate.
Tornata al campo, Shallan s'intromette nel consiglio di guerra che gli altoprincipi stanno tenendo. Dopo una lunga discussione convengono di avanzare e ingaggiare i Parshendi nella loro città. Al termine della riunione Dalinar spiega a Shallan che la decisione è stata presa anche per darle un'opportunità di trovare il suo portale: se venisse attivato, l'esercito avrebbe un'opportunità imperdibile per ritirarsi e salvarsi.
Kaladin[]
Kaladin deciso a superare la sua infermità, è tornato a camminare. Nelle sue passeggiate pensa ai suoi compagni in missione, a Shallan, aTien e Syl. Ma le sue riflessioni sono interrotte alla vista della carrozza reale ferma davanti alla caserma del Ponte Quattro.
Nella sua camera, Elhokar parla con franchezza e gli chiede consiglio su come essere un eroe, perché è suo desiderio diventare un buon Re come lo era suo padre. Kaladin non crede che sia possibile e gli consiglia di abdicare e fare il bene di Alethkar. Elhokar ammette che non sarebbe mai dovuto venire a trovarlo ma prima di andarsene si scusa con il pontiere per tutto il male che gli ha fatto[2].
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]