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Ferroposa | Maestro spadaccino |
Punto di Vista: Shallan Davar
ambientazione: Terre Gelide
Epigrafe[]
"Forma operosa per forza e cura. |
Trama[]
“ | Le aspettative non erano soltanto quello che la gente si aspettava da te. Erano quello che tu ti aspettavi da te stesso. | ” |
–Shallan Davar, Parole di Luce, capitolo 15 |
Durante la sosta serale, Shallan manda Schema a spiare una conversazione tra Tvlakv e Tag. Lo spren riesce a riprodurre perfettamente le parole dei due uomini e quello che la ragazza sente non le piace affatto: lo schiavista la considera come un "bene" da rivendere alla sua famiglia preoccupata. Per evitare di doversi guardare continuamente le spalle dai suoi compagni di viaggio, Shallan decide di affrontare il thaylen per chiarire la natura del loro "rapporto".
Tvlakv inizialmente la tratta con sufficienza ma quando Shallan riesce a trovare la forza e il coraggio per imporsi su di lui, riesce perfino a creare una piccola illusione che la rende più impressionante[1]
Bluth irrompe nell'accampamento e ordina immediatamente di spegnere il fuoco: una grossa banda di banditi o di disertori è nella zona e forse è sulle loro tracce. Tvlakv decide che non è il caso di rischiare e ordina di partire immediatamente per mettere il maggior numero di miglia tra loro e i possibili aggressori.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Curiosità[]
Il titolo del capitolo può essere compreso solo in luce del capitolo 25 della Via dei Re. Viene spiegato infatti che la "Torre" è una mano assolutamente perdente nel gioco chiamato Rompicollo.
- Bluth: «Sono disertori. Ci scommetterei i chull.»
- Tvlakv: «Bah. Scommetteresti i miei chull su una mano con la torre, Bluth.»
- — Parole di Luce, capitolo 15
Scommettere con una mano con la torre, vuol dire allora fare un azzardo assurdo
Note[]
- ↑ Shallan ha usato il potere della Folgoluce che, tra l'altro, ha curato le ferite sotto i suoi piedi