Questo articolo riguarda il romanzo di Sanderson. Per il libro fittizio raccolto negli epigrafi, vedi Parole di Luce (libro). |
Parole di Luce | |
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Informazioni | |
Autore: | Brandon Sanderson |
illustratore: | Isaac Stewart |
1a Edizione originale: | 4 marzo 2014 |
1a Edizione italiana: | 30 ottobre 2014 |
Editore: | Fanucci editore |
Traduttore: | Gabriele Giorgi |
Copertina: | Michael Whelan |
Pagine: | 1246 |
ISBN: | 8834727398 |
Serie | |
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La Via dei Re | Danzafilo |
Parole di Luce (Words of Radiance) è il secondo volume della saga delle Cronache della Folgoluce, scritta dall'autore americano Brandon Sanderson. Pubblicato negli Stati Uniti il 4 marzo 2014, dalla Tor Books, è arrivato sul mercato italiano il 30 ottobre 2014, per opera della Fanucci editore.
Trama[]
Parte I: In fiamme[]
Finalmente libero dalla schiavitù, Kaladin cerca di adattarsi al suo nuovo ruolo di Capitano al servizio della famiglia Kholin. Deve sia trasformare un migliaio di sfiduciati ex-schiavi in veri soldati e sia proteggere i parenti di Dalinar dai suoi molti nemici. Nonostante Kaladin consideri Dalinar una brava persona, la sua diffidenza per gli occhichiari gli impedisce di confidargli la sua natura di Vincolaflussi: teme che in qualche modo possa portargli via il suo dono. I suoi dubbi vengono in qualche modo confermati quando vede Dalinar salutare in modo caloroso un luminobile appena giunto alle Pianure e responsabile delle sofferenze del capitano: Meridas Amaram.
Dalinar al suo risveglio da una visione trova dei glifi incisi sulle pareti: è un conto alla rovescia che annuncia l’arrivo della Vera Desolazione. Capendo che ormai il tempo stringe, lo Spinanera dirama un editto, molto mal accolto dall’aristocrazia, che rifocalizza l’attenzione dei principi sulla guerra ai Parshendi. Mentre confida ai suoi cari il desiderio di rifondare i Radiosi, Dalinar capisce che deve rendere più docili i suoi rivali “disarmandoli”. Per questo permette ad Adolin di duellare con lo scopo di privare gli altri eserciti dei loro Strati.
Shallan viaggia con Jasnah alla volta delle Pianure Infrante. Jasnah sospetta che sia proprio lì che si celi il segreto per raggiungere Urithiru. La donna ha inoltre pensato anche ai guai della casata di Shallan, stipulando un fidanzamento combinato con il cugino della principessa, Adolin Kholin.
A bordo della Piacere del Vento, Shallan impara importanti lezioni sulla storia, su come manipolare le persone e familiarizza con lo spren chiamato Schema. Sfortunatamente i Sanguispettri attaccano la nave: Jasnah viene pugnalata al cuore e Shallan è costretta ad animutare la nave per fuggire. Rimasta solo con il suo spren e un baule di libri appartenuto alla sua maestra, Shallan convince uno schiavista a portarla nelle Pianure Infrante.
Parte II: Venti vicini[]
Dalinar è amareggiato: la strategia del "bastone e della piuma" dopo alcuni successi iniziali è entrata in stallo e le visioni sono solo ripetizioni delle precedenti. Ma a scuoterlo è la rivelazione del capitano Kaladin della vera natura del suo amico Amaram. Mentre al conto alla rovescia procede inesorabile giunge una buona notizia: i Parshendi vogliono trattare e forse la fine della guerra è prossima.
Un attentato al Re porta improvvisamente Kaladin e il Ponte Quattro ad occuparsi della protezione del sovrano. Il Capitano capisce che l'attentatore deve aver avuto un aiuto dall'interno e successive indagini portano il Corrivento a scoprire nientemeno che il coinvolgimento nella torbida manovra del suo amico Moash. In seguito, durante un'altempesta, il palazzo viene attaccato dall'Assassino in Bianco, giunto alle Pianure per uccidere Dalinar. Insieme allo Spinanera e ad Adolin, Kaladin affronta Szeth ma lo scontro si rivela impari, al punto che il capitano viene mutilato ad un braccio; tuttavia quando lo Shin vede i poteri da Vincolaflussi di Kaladin, capisce di non essere mai stato Senzavero e sconvolto decide di fuggire.
Nelle Terre Gelide, Shallan salva una carovana di mercanti da un'imboscata di banditi, convincendo una banda di disertori a venire in loro aiuto, grazie ai i suoi poteri da Tessiluce. Ottenuto un passaggio sicuro -e comodo- verso le Pianure, Shallan fa la conoscenza di una donna di nome Tyn che insegna alla ragazza molti trucchi sull'arte dell'inganno e della truffa. A meno di un giorno di marcia dai campi alethi però una comunicazione via distacanna precipita la situazione smascherando l'identità di Shallan. Tyn che fin dall'inzio era alleata con i Sanguispettri, organizzando perfino l'attacco alla Piacere del Vento, non ci pensa due volte e cerca di uccidere la ragazza veden, ma non ha fatto i conti con la Stratolama in possesso della sua ex-pupilla. Uccisa la truffatrice, Shallan decide di sfruttare i suoi contatti,ignari di quanto appena avvenuto per infiltrarsi nei ranghi dei Sanguispettri e ottenere vendetta per l'omicidio di Jasnah.
Parte III: Letali[]
Shallan giunge nelle Pianure nel bel mezzo di una riunione di tutti gli altoprincipi. Comunica ai Kholin della morte di Jasnah e riesce a svincolarsi dal controllo di Dalinar formando una strampalata collaborazione con l'altoprincipe Sebarial. Shallan corteggia il principe Adolin e nel frattempo prosegue la sua indagine sui Sanguispettri. Il loro capo, il Mraize, la mette alla prova chiedendole di rubare delle informazioni dalla dimora del luminobile Amaram, e quando Shallan completa l'incarico le propone di entrare nella sua organizzazione.
Dalinar riceve brutte notizie dai Parshendi: non sono interessati alla pace ma solo all'annientamento degli Alethi. Finalmente sereno con la coscienza, lo Spinanera conferma così la sua intenzione di preparare una spedizione al centro delle Pianure ed espugnare la roccaforte nemica.
Kaladin rimasto scosso dal suo scontro con Szeth moltiplica i suoi sforzi per padroneggiare i Flussi e nel combattimento con le Stratolame. Scopre nel frattempo che Moash, spinto dall'odio verso il Re colpevole di aver ucciso la sua famiglia, si è invischiato con un gruppo di "patrioti" che vogliono assassinare Elhokar e Dalinar sul trono di Alethkar: Kaladin è intenzionato a non lasciarsi coinvolgere e a consegnarli alla giustizia.
Durante l'ennesimo duello di Adolin, Sadeas, trovando una falla nella formulazione della sfida del giovane Kholin, riesce a schierargli contro ben quattro stratoguerrieri. Quando Renarin scende in campo al fianco del fratello, la vittoria del subdolo altoprincipe sembra completa: in un colpo solo può sbarazzarsi dell'intera stirpe di Dalinar. Ma le sorti del duello vengono rovesciate dall'intervento di Kaladin che sfruttando l'intensa luce del giorno può usare i suoi poteri indiscriminatamente. Il Re, seguendo l'idea di Shallan, offre ad Adolin un dono e il giovane reclama il diritto di duellare con Sadeas. Ma Kaladin consumato dalla sete di vendetta oltreggia la corte accusando Amaram di omicidio e chiedendo a sua volta il diritto a sfidarlo. Elhokar ordina di arrestarlo: la fiducia di Kaladin negli occhichiari è per sempre infranta.
Parte IV: Si avvicinano[]
Shallan, su ordine dei Sanguispettri, deve infiltrarsi in un monastero vorin e cercare di capire perché un folle venuto da Kholinar interessi tanto allo Spinanera. L'uomo farfuglia sulle Desolazioni e crede di essere l'Araldo della Guerra: sebbene scettica, le convinzioni di Shallan vacillano quando Amaram, in un'inaspettata visita al folle, sembra assolutamente convinto dell'identità del pazzo. Il Mraize è soddisfatto e la informa che che è ufficialmente parte dei Sanguispettri.
Quando Kaladin viene liberato dalla detenzione scopre che il principe Adolin vuole regalargli una serie completa di Strati per esprime gratitudine per il suo coraggio. Ma Kaladin non vuole avere a che fare con quegli strumenti di morte e decide di farne dono a Moash: si è convinto che è necessario uccidere il Re ed è pronto a collaborare con i patrioti. La sua decisione avrà conseguenze devastanti sul legame con Syl.
Dalinar invece continua i preparativi per la spedizione e subisce la rappresaglia di Sadeas per la trappola dell'arena dei duelli. Durante una missione esplorativa sugli altopiani una spia sabota uno dei ponti mobili, facendolo crollare, e per poco Dalinar non rimane ucciso. Purtroppo tra i dispersi ci sono anche Shallan e Kaladin.
Il capitano occhiscuri e a ragazza veden però non sono morti. Mettendo da parte le loro reciproche diffidenze e imparando verità sconcertanti sul conto dell'altro, i due si fanno strada tra le labirintiche voragini, cercando di sopravvivere ad un abissale affamato ed incalzati dall'incombente arrivo di un'altempesta. Tornati ai campi militari recano in dono ad uno sconcertato Dalinar il segreto per mappare le Pianure e...una cuorgemma.
Parte V: A venti fiammeggianti[]
La spedizione di Dalinar raccoglie inaspettatamente l'appoggio di tre degli altri nove altiprincipi - Roion, Aladar e Sebarial - ma deve privarsi dell'appoggio di Amaram che viene pubblicamente smascherato e biasimato per i suoi crimini. Kaladin rimasto ferito dallo scontro con l'abissale viene lasciato indietro e nella sua solitudine arriva a capire che Elhokar è il Tien di Dalinar.
La spedizione giunge a Narak e gli alethi combattono i Parshendi intenti ad evocare la loro tempesta. Mentre Dalinar guida gli scontri, Shallan trova la Giuriporta e cerca di capirne il funzionamento. Intanto Kaladin corre a palazzo per cercare di contrastare Moash, ma le sue condizioni non gli permettono di tenere testa a uno stratoguerriero. Quando tutto sembra perduto, Kaladin riesce a pronunciare il Terzo Ideale e a ricongiungersi con Syl.
Sebbene i Parshendi siano stati sconfitti, la Tempesta Infinita è ormai stata evocata e un'altempesta si profila all'orizzonte. Dalinar coglie al volo l'invito di Shallan a ritirarsi; ma mentre gli eserciti ripiegano alla Giuriporta l'assassino in bianco fa la sua mossa e tenta di uccidere nuovamente il condottiero alethi.
Quando lo Shin scaglia in cielo lo Spinanera, il corpo viene afferrato da Kaladin, volato sin lì dai campi militari: se l'assassino vuole la vita di Dalinar dovrà prima sconfiggere il capitano occhiscuri. Mentre le Pianure vengono infrante dallo scontro tra le tempeste e gli Alethi sono teletrasportati a Urithiru, Kaladin duella nei cieli con Szeth e riesce a sconfiggerlo.
A Urithiru, mentre i primi Cavalieri Radiosi si radunano - Dalinar, che ha appena legato il Folgopadre, Renarin, dell'ordine degli Scorgivero, Kaladin e Shallan - consci dell'inevitabile ritorno dei Nichiliferi, Sadeas viene ucciso da Adolin, dopo che questi aveva giurato di sabotare con ogni mezzo possibile l'autorità di Dalinar.
Epilogo[]
In una regione remota delle Colline Indipendenti, Hoid intrattiene un pubblico di cremling. E' in attesa di qualcosa e all'improvviso un lampo abbagliante spezza la notte, lasciando al suo posto una Jasnah Kholin stanca ma viva. Ha fretta di tornare ai campi alethi ma Hoid la informa che tutto è compiuto e che la fine del mondo è già iniziata.
Personaggi e PoV[]
Parole di Luce, come il predecessore, segue la storia in terza persona vissuta dal punto di vista (point of view, POV) di tre personaggi principali e di una decina di personaggi minori. La maggior parte dei questi ultimi vengono mostrati durante i brevi Interludi che separano le varie parti del libro:
Personaggi POV principali
Personaggi POV minori
Sommario capitoli[]
Ingrandendo il box sottostante è disponibile un elenco dei capitoli del libro con le relative sintesi