Manosalva (Safehand) è un termine Alethi usato per indicare la mano sinistra di una donna.
Nei Regni Vorin[]
La tradizione vorin reputa scandaloso e osceno per una donna, lasciare scoperta la propria manosalva. Le donne occhiscuri si adeguavano a questa concezione coprendo la mano con un pratico guanto mentre dalle donne dell'aristocrazia vorin, ci si aspettava un maggior pudore[1]. Così, intorno agli undici anni[2], iniziano ad indossare abiti appositamente confezionati con una manica sinistra più lunga e dotata di una serie di bottoni[1]. All'interno della manosalva spesso è cucita una piccola tasca, la cosìdetta tascasalva (safepouch), nella quale la donna ripone gli oggetti intimi o molto preziosi. Rovistare in una tascasalva è considerato disdicevole, una vera violenza, che può essere tollerata solo se l'occhichiari è considerata implicata in qualche crimine.[3]
La manosalva ha anche altre convenzioni sociali, come quella di poterla usare solo per toccare i propri familiari[4].
Le prostitute, le cortigiane erano le uniche categorie a mantenere la manosalva scoperta all'interno dei regni vorin, e lo facevano perché ritenuto molto provocante per i loro clienti[5][6].
Nel mondo[]
- Shallan: «È indecoroso!»
- Tyn: «È solo una mano, Shallan. Tempeste, voi Vorin siete così pudichi. Quella mano è esattamente uguale all’altra.»
- — Parole di Luce, capitolo 31
L'uso della manosalva è quasi del tutto sconosciuto già nelle terre a ovest di Marat[7]. A Thaylenah, la manosalva è una tradizione in declino: le nuove generazioni la considerano un'usanza sciocca, frutto del dominio culturale alethi[8], e sono al massimo disposte ad usare un guanto per salvare le apparenze.
Curiosità[]
- La mano destra delle donne vorin viene invece definita manofranca (Freehand) e chiaramente viene utilizzata senza alcuna limitazione.