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Punto di Vista: Szeth (5 anni prima del capitolo 1)
ambientazione: Palazzo reale di Kholinar
Epigrafe[]
“ | L'amore degli uomini è una cosa fredda, un ruscello di montagna a solo tre gradi dal ghiaccio. Noi siamo suoi. Oh, Folgopadre... noi siamo suoi. Solo mille giorni e la Tempesta Infinita arriverà. | ” |
–Raccolto il primo giorno della settimana di Palah del mese Shash dell'anno 1171, trentun secondi prima della morte. Il soggetto era una donna incinta occhiscuri di mezz'età. Il bambino non è sopravvissuto. |
Sommario[]
“ | Di'... di' a mio fratello... che deve trovare le parole più importanti che un uomo può dire... | ” |
–Gavilar Kholin, La Via dei Re, prologo |
Szeth-figlio-figlio-Vallano, Senzavero di Shinovar, ha ricevuto l'incarico di assassinare Gavilar Kholin, Re degli Alethi, durante le celebrazioni per la firma di un trattato di amicizia tra il Regno di Alethkar e i Parshendi.
Mentre si dirige verso le stanze del Re, Szeth nota l'assenza di Jasnah nella sala del banchetto[1], vede Dalinar Kholin- piuttosto alticcio - e il figlio del Re, il principe Elhokar, impegnato a discutere con alcuni commensali[2]. Nel tradizionale Banchetto dei Poveri, un mendicante gli rivolge la parola[3] ma lo shin lo ignora e contempla le statue dei Dieci Araldi. Anzi nove, perché qualcuno ha rimosso la statua dedicata a Shalash[4][5].
Szeth scatena così la sua potenza e in breve nel palazzo scoppia il caos: armato di stratolama e dei poteri del vincolaflussi, lo shin è inarrestabile e fa strage di soldati. Arrivato alle stanze del Re, vede un gruppetto di soldati che porta via un uomo in vesti eleganti[6], ma Szeth non può seguirlo, perché costretto ad affrontare uno stratoguerriero completo. Durante la lotta, Szeth si rende conto che il suo avversario non è altri che Gavilar in persona. Alla fine l'assassino riesce nel suo intento; mentre il sovrano è in agonia, Szeth gli rivela che sono stati i Parshendi a volere la sua morte. Il Re è sorpreso e confuso[7], ma chiede a Szeth di riferire a suo fratello, "che deve trovare le parole più importanti che un uomo possa dire"; inoltre gli affida una piccola sfera nera asserendo che Loro non devono averla[8]. Gavilar infine muore, e Szeth scrive il messaggio diretto a Dalinar con il sangue[9], su una lastra di legno, prima di fuggire nella notte.
Personaggi[]
Apparsi[]
- Szeth (Prima apparizione)
- Dalinar Kholin (Prima apparizione)
- Elhokar Kholin (Prima apparizione)
- Gavilar Kholin (Prima apparizione)
Menzionati[]
- Jasnah Kholin
- Thaidakar
- Restares
- Sadeas
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ In Parole di Luce viene rivelato cosa stesse facendo...
- ↑ Più precisamente Elhokar sta conversando con un Azish con una strana chiazza di pelle pallida sulla guancia, e un Alethi particolarmente guardingo. L'identità dell'Azish diventerà chiara in seguito
- ↑ Si ritiene che il mendicante possa essere un Araldo.
- ↑ Durante il libro entrerà in scena una donna che è dedita al vandalismo. Ci sono forti sospetti che possa trattarsi dell'Araldo Shalash.
- ↑ Szeth, vedendo a statua mancante, fa intendere che Re Gavilar Kholin era un uomo estremamente religioso.
- ↑ Si tratta di Sadeas, come rivelato da Dalinar nel capitolo 15
- ↑ Non si aspettava che i mandati dell'omicidio fossero i Parshendi e non Restares, Sadeas o Thaidakar.
- ↑ Szeth nasconderà la sfera a Jah Keved
- ↑ Per gli Shin, una richiesta in punto di morte era sacra e andava ottemperata.