Capitolo precedente | La morte indossa il bianco | Capitolo successivo |
Geranid | Una strada per il sole |
Punto di Vista: Szeth
ambientazione: Palazzo reale di Vedenar
Trama[]
“ | Dieci battiti di cuore.Torna da me, frutto del Dannazione. | ” |
–Szeth, La Via dei Re, interludio 9 |
Szeth irrompe nel bel mezzo di un banchetto del Re di Jah Keved[1]. I suoi ordini sono differenti dai precedenti omicidi. Lo shin deve uccidere il sovrano ma questa volta non deve limitarsi o cercare di farlo di soppiatto: deve compiere un massacro. Così Szeth inizia ad uccidere tutti i presenti indiscriminatamente ma prima che riesca ad assassinare il suo bersaglio, sulla sua strada si frappongono diversi stratoguerrieri e una squadra di soldati equipaggiati con i famosi Mezzi-strati[2]. Dopo un duro scontro lo shin riesce ad avere la meglio; il Re è incredulo e le sue guardie, terrorizzate, lo abbandonano al suo destino. Il sovrano domanda a Szeth che cosa sia. Lo shin gli dice che lui è "Morte"[3]
Personaggi[]
Apparsi[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ A questo punto, Szeth ha già ucciso 3 altoprincipi vediani
- ↑ Della cui esistenza il lettore era già stato informato grazie a Navani Kholin nel capitolo 22
- ↑ E' un omaggio alla celebre citazione di Robert Oppenheimer: "Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi"