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Punto di Vista: Arguzia
ambientazione: Kholinar
Trama[]
“ | Cos'è che riteniamo prezioso? Innovazione. Originalità. Novità. Ma cosa più importante... tempismo. Temo che tu sia arrivato un po' troppo tardi, mio confuso, sfortunato amico. | ” |
–Arguzia, La Via dei Re, Epilogo |
Arguzia si trova vicino ai cancelli di Kholinar. Sembra che stia aspettando qualcosa e per ingannare l'attesa conversa con le guardie[1]. L'uomo pone loro una domanda:
“ | Ebbene? Che ne pensate? Se un uomo o una donna avesse un talento, quale sarebbe il più stimato, il più apprezzato, quello considerato di maggior valore? | ” |
–Arguzia, La Via dei Re, epilogo |
Una delle guardie suggerisce l'arte ma Arguzia risponde in senso negativo e racconta che dei "saggi" una volta risposero con l'intelletto e con la capacità di inventare. Arguzia spiega con degli esempi che non è la bellezza, l'intelligenza o la capacità di inventare che gli uomini stimano. Ma è la novità, l'essere i primi a fare qualcosa.
In quel momento i cancelli tremano e si spalacano: un uomo dalla pelle scura e dai capelli lunghi si appoggia ad una stratolama argentea[2].L'uomo varca i cancelli e le guardie gli urlano di identificarsi. Lui li accontenta e dice di essere Talenel'Elin e annuncia che la Desolazione è arrivata e che lui ha fallito.
L'uomo crolla a terra e Arguzia mormora che quello che gli uomini ritengono più prezioso è il tempismo. E Taln, a detta di Arguzia, è arrivato troppo tardi.