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Eshonai | Mare di vetro |
Punto di Vista: Navani,Dalinar Kholin,Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (campo di Sadeas)
Epigrafe[]
“ | Tutto è revocato per me. Mi ergo contro colui che mi ha salvato la vita. Proteggo colui che ha ucciso le mie promesse.Sollevo la mano. La tempesta risponde. | ” |
–Tanatanev 1173, 18 secondi premorte. Una madre occhiscuri di quattro figli nel suo sessantaduesimo anno. |
Trama[]
- Kaladin: «Gli schiavisti dicono che una vale circa due broam di smeraldo»
- Dalinar: «E tu cosa dici?»
- Kaladin: «Una vita non ha prezzo»
- Dalinar: «Che coincidenza: proprio il valore di una Stratolama. Così oggi tu e i tuoi uomini vi siete sacrificati per comprarmi duemilaseicento vite senza prezzo. E tutto quello che avevo per ripagarvi era un'unica spada senza prezzo. Io lo definisco un affare.»
- — Dalinar e Kaladin, capitolo 69
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Navani e Renarin hanno udito la notizia che Sadeas e il suo esercito sono tornati dalla battaglia da soli, - senza Dalinar e i suoi uomini - e preoccupati si recano nella zona di allestimento dell'alleato. Sadeas porge le sue condoglianze a Navani e le spiega come i Parshendi abbiano sopraffatto le forze di Dalinar, e costretto lui alla ritirata.
Navani si rifiuta di credere che Dalinar sia morto e in preda al dolore disegna un grande glifo THATH (giustizia) sulla roccia, che una volta terminato viene bruciato come preghiera all'Onnipotente. Quando le fiamme muoiono, un messaggero si avvicina a Sadeas e lo informa che Dalinar sta tornando ai campi alethi.
Dalinar[]
Dalinar arriva all'accampamento di Sadeas[1] ed è sorpreso di trovare qui sia Navani che Renarin. Dopo i saluti e gli abbracci arriva il momento di affrontare il suo ex-alleato: pubblicamente i due si fingono civili e mettono in atto un teatrino per salvare le apparenze, ma non appena sono fuori dalla portata di orecchio, Dalinar pretende spiegazioni. Sadeas risponde che ha fatto quel che ha fatto per rispettare il suo giuramento per proteggere Elhokar, che prestando troppo orecchio ai consigli dello zio, ha finito con il lasciarsi contagiare dalla sua stessa follia e dalla sua stessa debolezza. Dalinar non capisce allora perché lo abbia scagionato dalle accuse di aver attentato alla vita del re, e a questo Sadeas risponde che nessuno avrebbe mai creduto sul serio ad una cosa del genere. Scagionandolo, invece, l'altoprincipe ha ottenuto un risultato migliore: ha indotto Dalinar a fidarsi di lui.
Lo spinanera è disgustato da Sadeas ma capisce anche che tutte le sue macchinazioni dimostrano che per gli Altoprincipi rappresenta ancora una minaccia molto concreta.
Kaladin[]
Kaladin vede i principi confabulare e alla fine Sadeas dice ad alta voce che la loro alleanza è inattuabile e invita le forze di Dalinar a tornare al loro campo. Dalinar vuole portare con se i pontieri ma Sadeas afferma che non può separarsene e rifiuta sistematicamente tutte le offerte di Dalinar per comprare gli schiavi.. Kaladin si allontana amareggiato pensando che Dalinar alla fine non onorerà la sua promessa. Delle grida di sorpresa però attirano la sua attenzione: l'altoprincioe ha infatti richiamato la sua stratolama e la offre a Sadeas in cambio di tutti i pontieri presenti nel suo campo. Sadeas è sbalordito e senza pensarci due volte accetta la nuova offerta di Dalinar e inizia a canzonare l'ex-amico per la sua pazzia.
Ancora incredulo, Kaladin chiede spiegazioni a Dalinar. L'uomo gli spiega che il valore di una Stratolama è inestimabile, esattamente come quello di ogni vita umana, ragion per cui ritiene di aver fatto un affare: ha barattato una spada senza prezzo per aiutare coloro che hanno salvato migliaia di vite senza prezzo. Il luminobile si congeda quindi dal pontiere dicendo che ha un'ultima cosa da sistemare.
Dalinar[]
Dalinar trova Elhokar nel soggiorno del suo palazzo e senza molte cerimonie lo picchia fino a ridurlo all'impotenza[2]. Gli chiede quindi se la questione della cinghia è stata tutta una sua messinscena, come Sadeas ha lasciato intendere. A malincuore, Elhokar ammette le sue colpe e Dalinar lo rimprovera dicendo che le sua azioni hanno quasi distrutto la casata Kholin. Inoltre Dalinar dimostra in modo definitivo che è dalla parte del sovrano e che non è interessato a prendersi il trono.
Libera quindi il nipote e gli dice che domani[3] si aspetta di essere nominato altoprincipe della guerra in modo da dare una svolta alla campagna contro i parshendi. Dalinar ha capito che Nohadon divenne un uomo di pace solo dopo aver riportato ordine in un mondo nel caos. Dalinar ammette di essere stato un pessimo politico e che tornerà ad essere il militare di cui gli alethi hanno bisogno. Conclude dicendo che gli altoprincipi hanno dimostrato di essere dei bambini e che proprio da bambini Dalinar li tratterà. Elhokar piagnucola che i luminobili si ribelleranno e che non dureranno neanche una settimana, ma Dalinar insiste che è questa la strada da seguire. In ultimo, Dalinar informa Elhokar che sta corteggiando Navani e che deve iniziare a farsene una ragione.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]