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Il viaggio | Ciò che non possiamo avere |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante
Epigrafe[]
“ | Sopra il vuoto finale sono sospeso, amici dietro, amici davanti. Il banchetto che devo bere si avvinghia alle loro facce, e le parole che devo pronunciare si accendono nella mia mente. I vecchi giuramenti saranno pronunciati di nuovo. | ” |
–Datato Betabanan, 1173, 45 secondi premorte. Soggetto: un bambino occhichiari di cinque anni. Dizione notevolmente migliorata nel fornire l'esemplare. |
Sommario[]
“ | La tua squadra è troppo capace. Dev'essere utilizzata. Inizierete a essere di servizio ponte a tempo completo domani. Consideratelo... un onore. | ” |
–Luminosità Hashal, La Via dei Re, capitolo 59 |
Kaladin si trova insieme a Teft nella caserma del Ponte Quattro[1]. Da una settimana sta cercando di attingere alla folgoluce contenuta in alcune sfere infuse ma con nessun risultato. Kaladin dubita delle sue capacità ma Teft lo rassicura e gli fornisce informazioni sul Primo Ideale e sulle parole scritte ne "La Via dei Re".
La loro discussione viene interrotta da Lopen, che avvisa Kaladin dell'avvicinarsi di luminosità Hashal alla loro caserma. Hashal loda mellifluamente il Ponte Quattro e stabilisce che d'ora in poi la squadra dovrà essere sempre a disposizione per le sortite di giorno, e adoperarsi di notte per onorare il servizio burrone. Di fatto Hashal li sta condannando a morte: con la tattica degli assalti congiunti, c'è una sortita sulle pianure praticamente ogni giorno e ad un simile ritmo il Ponte Quattro verrà di certo annientato.[2] Kaladin discute sul da farsi e finalmente, in modo del tutto accidentale, assorbe la Folgoluce.
Come previsto, il Ponte Quattro inizia il servizio burrone e quindi l'addestramento. Kaladin sa che i suoi uomini non sono ancora pronti per combattere e fuggire. Hanno bisogno di altro tempo ed è suo compito procurarglielo. Lascia il comando delle esercitazioni a Teft mentre lui e Syl vanno alla ricerca di cadaveri di Parshendi. Mentre Lopen va a raccogliere ossa Parshendi, Kaladin stacca alcuni elementi di carapace dalle salme. Una volta riempito un intero sacco, l'ex-lanciere si reca al ponte dove tempo prima Lopen aveva fissato il borsello pieno di sfere. Kaladin pronuncia il Primo Ideale dei Cavalieri Radiosi e inala Folgoluce dalle sfere che ha con se: con i suoi poteri crea una scala di fortuna con le rocce, per risalire le pareti delle voragini e assicurare il sacco alla parte inferiore del ponte per il successivo recupero.
Tornato a terra dopo un salto di quaranta piedi[3] chiede a Lopen se è in grado di recuperare il sacco. Lopen conferma e Kaladin gli chiede di consegnargliela appena prima dell'assalto sull'altopiano.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Lopen sta sorvegliando l'ingresso mentre Roccia supervisiona l'addestramento della squadra nelle formazioni di battaglia.
- ↑ Kaladin chiede ad Hashal delle condizioni di Gaz ma la donna rifiuta di rispondere. Cosa è accaduto verrà svelato in seguito
- ↑ La sua Folgoluce uscì in un unico impeto, scagliata dal suo corpo in un anello di fumo luminescente che impattò contro il terreno prima di spandersi all'infuori e svanire.