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Polvere rompischiena | Baxil |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Centro di comando di Amaram (1 anno prima)
Sommario[]
“ | Sei stato giudicato un disertore e marchiato come schiavo. Ma la mia grazia ti ha risparmiato la morte. | ” |
–Amaram, La Via dei Re, capitolo 51 |
Kaladin è nel centro di comando di Amaram[1]. Solo quattro dei suoi ventisei uomini è sopravvissuto alla battaglia contro lo stratoguerriero e rimpiange di aver deciso di affrontarlo. Amaram entra nella sala insieme alla sua scorta e ad un guardatempesta. I due stanno parlando fittamente sottovoce: parlano di un certo Thaidakar[2], dei Sanguispettri e del fatto che lo stratoguerriero ucciso fosse un vediano[3]. Kaladin nota che dietro al seguito dell'altomaresciallo ci sono anche i quattro sopravvissuti. Amaram chiede al lanciere perché ha caricato lo stratoguerriero anziché fuggire ma è lo stesso Kaladin a non riuscire a spiegarselo. L'occhichiari gli chiede anche del perché si ostini a rifiutare gli strati e il lanciere risponde semplicemente che li ha donati a Coreb, uno dei suoi uomini.
Amaram ordina con un cenno il massacro dei quattro superstiti. L'occhichiari si scusa con Kaladin ma gli dice che non può permettersi di correre rischi: ne va della tenuta del suo esercito e del bene di migliaia di innocenti. Aggunge anche che Restares[4] aveva ragione e che ne va del bene di Alethkar. Come ricompensa per avergli salvato la vita, Amaram non fa giustiziare Kaladin ma lo fa marchiare come schiavo, con i glifi Sas Nahn. Per tutti sarà un disertore ricatturato che ha lasciato morire la sua squadra e abbondato il suo comandante alla mercé dello stratoguerriero.
Il marchio viene impresso e Kaladin urla. Urla di dolore e di rabbia.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Una ventospren (Syl) danza tra gli stendardi della stanza
- ↑ E' uno dei tre uomini che Gavilar Kholin sostiene possano essere stati i mandanti dell'assassino in bianco.
- ↑ La sua identità verrà rivelata in Parole di Luce
- ↑ Un altro dei tre uomini citati da Gavilar