Capitolo precedente | Mendicanti e cameriere | Capitolo successivo |
Di Alds e Milp | Il derelitto |
Punto di Vista: Shallan
ambientazione: Kharbranth
Epigrafe[]
“ | Come un'altempesta, regolari nel loro arrivo, eppure sempre inattesi. | ” |
–La parola 'Desolazione' è usata due volte in riferimento alle loro apparizioni. Vedi pagine 57 59 e 64 di Racconti presso il focolare. |
Sommario[]
“ | Shallan riusciva a concepire che alcune persone - alcuni eruditi, perfino - potessero credere che i Nichiliferi esistessero ancora, tormentando l'umanità. Ma Jasnah la scettica? Jasnah, che negava l'esistenza dell'Onnipotente? Quella donna poteva davvero essere così contorta da negare l'esistenza di Dio, ma accettare l'esistenza dei suoi nemici mitologici? | ” |
–La Via dei Re, capitolo 42 |
Dopo due settimane di studio, Shallan dice a Jasnah cosa ne pensi sull'uccisione dei quattro rapinatori[1]. Jasnah è soddisfatta del lavoro della sua apprendista e la congeda, lasciandole la giornata libera.
Shallan torna nella sua stanza e tenta nuovamente di far funzionare l'animutante: come già accaduto in queste due settimane, colleziona l'ennesimo tentativo infruttuoso[2]. Durante una pausa dai suoi tentativi, avverte una voce che le domanda: "Cosa sei?"[3]. Terrorizzata, la ragazza chiede chi ci sia e dalla porta fa capolino una cameriera; si convince allora che la voce sia stata opera della servitrice, intenta a pulire le stanze di Jasnah. Shallan liquida la donna e s'intrufola nell'appartamento della sua maestra alla ricerca di appunti su come far funzionare l'animutante. Dei tre quaderni di appunti dell'erudita, il primo tratta di Urithiru, il secondo di Natanatan e il terzo è incentrato sui Nichiliferi[4]. Qualcuno bussa alla porta e dopo un attimo di trasalimento si rende conto che si tratta di Kasbal, che dopo aver saputo che ha un po' di tempo libero ha deciso di fare un pic-nic.
Kabsal e Shallan trasccorrono dei bei momenti insieme e il fervente inizia a flirtare con lei[5], arrivando addirittura a suggerire che per lei potrebbe lasciare il suo ordine. Nel tentativo di uscire da questa conversazione,Shallan gli racconta dei sospetti di Jasnah: lui la starebbe avvicinando solo per rubare l'animutante della sua maestra. Kabsal la sorprende dicendo che effettivamente aveva intenzione di rubare l'animutante ma che i suoi superiori l'hanno bloccato per paura di una ritorsione di Alethkar contro la città di Kharbranth[6]. I due cominciano a parlare proprio degli animutanti, sulla loro importanza e sul loro funzionamento. Al momento dei saluti Kabsal mentre si sta alzando vede Taravangian in compagnia di un altro fervente e senza pensarci due volte si riabbassa immediatamente, spiegando che per quei due, lui dovrebbe essere a lavoro negli archivi[7].
Tornata nelle sue stanze, la ragazza trova una lettera del capitano Tozbek, che la informa che approderà a Kharbranth entro una settimana. Shallan è turbata perché la sua vita attuale le piace e non vorrebbe andarsene. Decide quindi di tornare all'alcova e di studiare, sorprendendo la sua maestra.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ La ragazza spiega che sebbene il suo agire sia stato legale e giusto nel senso stretto di queste parole, esso non è stato né etico né morale.
- ↑ Shallan inizia addirittura a pensare che Jasnah possa averla ingannata di proposito, facendole rubare un animutante falso per incastrarla al momento opportuno
- ↑ Si tratta di Schema
- ↑ Shallan si domanda perché una non credente come Jasnah dia credito a storie che persino lei considera della favole
- ↑ Shallan si rende conto che una loro eventuale storia d'amore non potrebbe funzionare ma lo lascia fare perché nessuno aveva mai mostrato questo genere di interesse per lei.
- ↑ Considerando la vera identità di Kabsal, c'è da chiedersi se sia tutta una menzogna o se davvero il fervente è stato scoraggiato nel chiedere aiuto a Shallan per eseguire il furto.
- ↑ Oppure perché in realtà Taravangian non ha idea della presenza di Kabsal a Kharbranth? O perché ne conosce la vera identità?