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Contemplatore | Occhi di rosso e di blu |
Punto di Vista: Shallan
ambientazione: Kharbranth
Epigrafe[]
“ | In un battito di cuore, Alezarv fu lì, coprendo una distanza che avrebbe richiesto più di quattro mesi per essere percorsa a piedi | ” |
–Un altro racconto popolare, questo riportato in Fra gli occhiscuri, di Calinam. Pagina 102. Storie di viaggi istantanei e delle Giuriporte pervadono questi racconti. |
Trama[]
“ | Di solito, per ottenere un disegno intenso, lei doveva memorizzare consciamente una scena. Un battito di palpebre, congelando il mondo e imprimendolo nella sua mente. Non lo aveva fatto quando Jasnah aveva annientato i ladri. Era stata troppo paralizzata dall'orrore o da un fascino morboso. Malgrado quello, poteva vedere ciascuna di quelle scene nella sua mente, vivide come se le avesse memorizzate di proposito. E questi ricordi non svanivano quando li disegnava. Non riusciva a fare in modo che la sua mente se ne sbarazzasse. Quelle morti erano impresse a fuoco dentro di lei. | ” |
–La Via dei Re, capitolo 39 |
Shallan è nella sua stanza intenta a disegnare la morte dei quattro rapinatori avvenuta tre notti prima, anche se lei non ne ha deliberatamente preso la memoria. Shallan riesamina le azioni di Jasnah alla luce di ciò che ha imparato sulle scuole di filosofia. Mentre riflette sul furto dell'animutante, che la tormenta quanto le uccisioni, all'improvviso si accorge di cosa sta disegnando e inorridisce[1] Ancora più turbata, la ragazza abbandona precipitosamente le sue stanze, solo per imbattersi in una servitrice che la informa che una delle sue distacanne sta brillando.
Shallan scrive a suo fratello che è riuscita a rubare l'animutante ma che un suo ritorno prematuro a casa sarebbe troppo sospetto agli occhi di Jasnah. Per essere liberi dalla principessa alethi, la ragazza deve aspettare che scopra l'animutante falso e che pensi che si sia rotto. Per questo, chiede a Nan Balat di resistere ancora qualche settimana. Balat la informa che gli amici di suo padre[2] sono tornati di nuovo alla tenuta e che questa volta hanno chiesto di lei.
Quando una cameriera entra nel suo appartamento per pulirlo, Shallan nota di non averla mai vista e in preda alla paranoia porta con sé l'animutante. Due ore più tardi, seduta nei giardini del palazzo, Shallan, dopo essersi calmata disegnando, decide di iniziare a capire come funziona l'animutante, dato che Luesh è morto. I suoi tentativi sono vani e nella mente della ragazza si fa strada un'idea pericolosa: consegnare l'animutante ai ferventi o al re vediano in cambio di protezione.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]