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Una luce per vedere | Lati |
Punto di Vista: Shallan
ambientazione: Kharbranth
Epigrafe[]
“ | Prendendo l'Albastrato, noto per vincolare qualunque creatura del nulla o mortale, si arrampicò su per i gradini creati per gli Araldi, alti dieci falcate ciascuno, verso l'imponente tempio in alto. | ” |
–Da Il poema di Ista. Non ho trovato alcuna moderna spiegazione su cosa siano questi 'Albastrati'. Sembrano ignorati dagli studiosi, anche se è ovvio che se ne parla in maniera predominante tra coloro che annotavano le mitologie antiche. |
Sommario[]
“ | Però quest'opportunità ha fornito anche un'occasione di istruzione, di domande. Sono un mostro o sono un'eroina? Ho appena massacrato quattro uomini oppure ho impedito a quattro omicidi di andare in giro per le strade? Una persona merita che le venga fatto del male come conseguenza per essersi messa in una condizione tale perché il male possa raggiungerla? Avevo il diritto di difendermi? Oppure stavo solo cercando una scusa per porre fine a delle vite? | ” |
–Jasnah Kholin, La Via dei Re, capitolo 36 |
Mentre Jasnah si rilassa con un bagno caldo, Shallan legge i resoconti di Gavilar riguardo il primo incontro con i Parshendi. La ragazza nota che la sua maestra ha abbassato la guardia e che il suo animutante giace incustodito tra i suoi vestiti. Intavolando una discussione sull'omicidio di Gavilar, Shallan ne approfitta per avvicinarsi all'oggetto. Proprio quando sta per compiere lo scambio, Jasnah la loda e la determinazione della ragazza si spezza, impedendole di compiere la sua missione.[1]
La principessa alethi mal interpreta la tensione della sua pupilla e decide che è il momento di iniziare a studiare la filosofia con una lezione 'sul campo'. Terminato il bagno, le due passeggiano di sera in una zona malfamata della città; come prevedibile vengono ben presto aggredite da un gruppo di malviventi[2]. Gli uomini provano ad attaccarle ma Jasnah reagisce animutando in fuoco quello più vicino. Quindi trasforma un altro in cristallo e gli ultimi due, quelli più lontani, spariscono in una nuvola di fumo mentre i loro abiti cadono a terra[3]. Jasnah affida a Shallan il compito di determinare la moralità delle azioni appena compiute. Tornate nelle loro stanze, la ragazza si convince che la sua maestra non ha il diritto di possedere una reliquia sacra come un'animutante: approfitta quindi di una distrazione di Jasnah per effettuare lo scambio, senza che la principessa alethi si accorga di nulla.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Durante la conversazione fra Shallan e Jasnah vengono citati per la prima volta i leggendari Albastrati. in Giuramento dalla Stele di Eila si scoprirà che essi hanno avuto un ruolo durante l'Espulsione.
- ↑ Come spiega la stessa Jasnah, un gruppo particolarmente violento, che aveva già aggredito e ucciso altri passanti in passato.
- ↑ Shallan si chiede come abbia fatto Jasnah a trasformarli. L'animutazione, da quello che ne sapeva, richiedeva il contatto fisico.