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Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (Campo Sadeas, Altopiano della Torre)
Epigrafe[]
“ | Vivevano in cima a un palazzo che nessun uomo poteva raggiungere, ma tutti potevano visitare. La città torre stessa, non costruita da mano d'uomo. | ” |
–Anche se La canzone dell'ultima estate è un racconto immaginario romanzesco del terzo secolo dopo la Ritrattazione, è probabilmente un valido riferimento in questo caso. Vedi pagina 27 della traduzione di Varala e il sottotesto |
Sommario[]
“ | Kaladin osservava, osservava davvero. Non aveva mai studiato le tattiche e le esigenze dell'intero esercito in questi assalti. Aveva considerato solo i bisogni della propria squadra. Era un errore stupido, uno che non avrebbe dovuto commettere. Non l'avrebbe commesso, se avesse ancora pensato a sé stesso come a un vero soldato. Lui odiava Sadeas; odiava il modo in cui quell'uomo usava le squadre di pontieri. Ma non avrebbe dovuto cambiare la tattica base del Ponte Quattro senza considerare lo schema più ampio della battaglia. | ” |
–La Via dei Re, capitolo 32 |
Un nuovo gruppo di schiavi viene smistato tra le squadre pontieri e Lopen, un Herdaziano senza un braccio, viene scelto da Kaladin per unirsi al Ponte Quattro. Il corno d'allarme risuona e i pontieri entrano in azione; Lopen, Dabbid e Hobber seguono gli uomini dell'ex-lanciere fornendo loro acqua e dando così un aiuto enorme. Arrivati al penultimo altopiano, Kaladin vede che i Parshendi sono già posizionati[1]. Si rende conto che se durante la sortita perdessero un altro paio di uomini, la squadra non riuscirebbe più ad essere efficiente e il ponte potrebbe cadere, condannandoli tutti. Kaladin ordina allora al Ponte Quattro di usare la tecnica del trasporto laterale.
La manovra è un successo[2]: nessuno del Ponte Quattro è morto. Kaladin tuttavia si rende conto che lui ha minato la buona riuscita dell'assalto. La maggior parte degli altri ponti sono caduti, sia a causa del fuoco concentrato dei Parshendi, sia per i loro maldestri tentativi di emulare il Ponte Quattro. Solo pochi ponti sono posizionati e la carica di cavalleria per aggredire le linee Parshendi è troppo debole e dispersa per essere utile. L'esercito di Sadeas è costretto alla ritirata.
Lamaril e Gaz si presentano con alcuni uomini, pronti a uccidere Kaladin. Kaladin invece li convince che hanno bisogno che sia vivo, affinché possa convincere Sadeas che questa non sia stata una loro idea. Lamaril abbocca all'esca e anziché uccidere il pontiere, lo fa brutalmente pestare dai soldati.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]