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Punto di Vista: Adolin Kholin,Dalinar Kholin
ambientazione: Pianure Infrante, (campo Kholin)
Epigrafe[]
“ | Poiché non sono mai stato dedito a uno scopo più importante, e i pilastri stessi del cielo tremeranno con gli esiti della nostra guerra qui. Lo chiedo di nuovo. Sostienimi. Non stare da una parte, non lasciare che il disastro consumi altre vite. Non ti ho mai implorato per qualcosa prima, vecchio amico. Lo faccio ora. | ” |
Sommario[]
“ | E, in un momento di sconcerto, Dalinar si rese conto di aver preso la sua decisione. In qualche momento tra il lasciare il canale di scolo e adesso, aveva smesso di trattare la sua abdicazione come un se e aveva iniziato a pensarci come a un quando. Era la decisione giusta. Era una sofferenza per lui, ma era certo. A volte un uomo doveva fare cose che erano spiacevoli. | ” |
–La Via dei Re, capitolo 28 |
Adolin[]
Adolin sta osservando insieme a suo padre, il primo collaudo di un nuovo prototipo di ponte mobile. L'esperimento si rivela fallimentare ma Adolin consiglia a Teleb di insistere.
Dopo aver ispezionato il 5° Battaglione, Dalinar e Adolin parlano con i dieci soldati che sono stati interrogati da Sadeas durante la sortita. Gli uomini riferiscono con orgoglio di non aver detto nulla all'altoprincipe ma questo, si rende conto Adolin, è più sospetto e incriminante di qualunque cosa essi avrebbero potuto dire. Adolin chiede quindi al padre che cosa stia succedendo, perché si è accorto che in ogni ispezione al campo lo sta incoraggiando a farsi avanti e a dare ordini. Dalinar gli confessa che questo giro per l'accampamento è una scusa per riflettere su una decisione molto importante, ma prima che possa spiegarsi meglio, un messaggero dell'altoprincipe Thanadal chiede udienza a Dalinar e gli riferisce che il suo signore non ha intenzione di formare alcuna alleanza con lui.
Dalinar riflette mestamente che Thanadal era l'ultimo altoprincipe della sua lista: tutti hanno rifiutato le sue proposte. Tutti tranne Sadeas. Adolin si sente chiedere di continuare le ispezioni mentre Dalinar andrà a svolgere "del lavoro che deve essere fatto".
Dalinar[]
La decisione di Dalinar è pesante: continuare la sua vita politica o ritirarsi e passare il testimone ad Adolin? Combattuto, Dalinar si fa portare il suo martello da guerra e sostituisce un gruppo di operai al lavoro su uno scavo di una latrina. Una moltitudine di pensieri lo assillano ma viene interrotto da Navani. La donna gli fa notare che ha dimenticato il suo appuntamento, quello che gli aveva promesso al banchetto del re. Dalinar si scusa ma lei aggiunge che una delle sue distacanne, quella legata a Jasnah sta lampeggiando.
Dalinar, accompagnato da Navani, torna quindi alle sue stanze ed è sorpreso di trovarvi suo figlio Adolin, in compagnia della sua nuova ragazza, alla quale ha offerto il lavoro di scrivana. La comunicazione con Jasnah viene aperta[1] e la nipote chiede a Dalinar di raccontargli nuovamente del suo primo incontro con i Parshendi, sette anni prima. Ottenuta una risposta, la donna chiede se all'epoca, i parshendi, avessero già in loro possesso le stratolame e quale fu la prima domanda che fecero. Jasnah invia quindi un disegno, realizzato dalla sua nuova pupilla[2], nel quale, Adolin e Dalinar, riconoscono le forme di un Abissale. Invece Jasnah rivela che rappresenterebbe, secondo il libro da cui è tratto, un Nichilifero.
Quando la comunicazione viene terminata lo Spinanera capisce di aver preso una decisione: abdicherà in favore di Adolin. L'uomo rivela le sue intenzioni a Navani che per tutta risposta gli dice con sincerità che sta commettendo un terribile errore.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
- Sadeas
- Lady Kalana
- Malasha
- Thanadal
- Hatham
- Bethab
- Jasnah Kholin
- Lalai Sadeas
Luoghi e termini menzionati[]