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Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante
Epigrafe[]
“ | Basta guardare all'esito della sua breve visita a Sel per trovare la prova di ciò che dico. | ” |
Sommario[]
- Syl: «Mi sembra di aver sentito parlare gli uomini di tempi in cui non c'erano menzogne.»
- Kaladin: «Quelle sono storie, sui tempi delle Epoche Araldiche, quando gli uomini erano vincolati dall'onore. Ma troverai sempre gente che narra storie su quelli che si suppone fossero tempi migliori. Guarda. Un uomo si unisce a una nuova squadra di soldati e la prima cosa che farà è parlare di quanto era stupenda la sua vecchia squadra. Ci ricordiamo dei tempi buoni e di quelli cattivi, dimenticandoci che la maggior parte delle volte non sono né buoni né cattivi. Sono e basta.Le storie, lo dimostrano. Cos'è successo agli Araldi? Ci hanno abbandonato. Cos'è successo ai Cavalieri Radiosi? Sono caduti in disgrazia. Cos'è successo ai Regni Epocali? Sono andati in frantumi quando la Chiesa ha cercato di prendere il potere. Non ci si può fidare di nessuno che abbia il potere, Syl.»
- — Syl e Kaladin, La Via dei Re, capitolo 21
Il giorno dopo la sortita, Kaladin si accerta delle condizioni dei feriti[1] e, anche se provato dalla battaglia del giorno precedente, esce dalla caserma e si allena sotto gli occhi degli altri pontieri[2].
Kaladin viene avvicinato da Gaz che lo informa delle nuove direttive provenienti nientemeno che da Sadeas: l’altoprincipe ha ordinato di non dare né cibo e né paga ai feriti del Ponte Quattro, per dimostrare perché sia necessario abbandonare i pontieri feriti dopo le sortite. L'ex lanciere capisce che il luminobile vuole fare morire i suoi uomini di una lenta agonia per farne un esempio, così si rivolge ai membri del Ponte Quattro, chiedendo loro di condividere le loro poche risorse con i feriti, ma ottiene solo derisione o indifferenza. Solo Roccia decide di condividere il suo cibo, come ringraziamento nei confronti di Kaladin, che, durante la sortita, aveva deciso di scambiare il posto con lui, salvandolo dalle raffiche dei parshendi.[3] Kaladin minimizza ma Roccia insiste, rivelando che può vedere Syl e che a conti fatti il Ponte Quattro ha subito le minori perdite di uomini rispetto alle altre squadre, in una delle peggiori sortite della stagione, per giunta.
Kaladin ha un’idea per risolvere la questione dei feriti: raccogliere la nodoserba vicino agli altopiani. Raggiunge quindi Gaz e gli chiede di scambiare il turno di raccolta pietre con il Ponte Tre. Gaz accetta la proposta a patto che sia Kaladin a prendersi la responsabilità. Kaladin quindi cerca un terzo uomo per attuare il suo piano; convince quindi Teft, uno dei pochi che non aveva riso alla sua richiesta precedente di aiutarlo.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Leyten è incredibilmente ancora vivo, Hobber lo ringrazia quasi piangendo, mentre Dabbid è in uno stato catatonico
- ↑ Durante i suoi esercizi Syl gli domanda che cosa è la pazzia e sul perché le persone usino le menzogne.
- ↑ Roccia afferma che Kaladin è una persona speciale. Dopo la sortita ha esaminato il ponte e ha notato che le frecce hanno colpito tutte il legno intorno all'ex-lanciere. Non rendendosi conto di averle Sferzate, Kaladin liquida tutto come semplice fortuna