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Punto di Vista: Dalinar Kholin, Adolin Kholin
ambientazione: Pianure Infrante
Epigrafe[]
“ | Mi rendo conto che probabilmente sei ancora arrabbiato. Mi allieta saperlo. Proprio come la tua salute perenne, sono giunto a fare affidamento sulla tua insoddisfazione verso di me. È una delle grandi costanti del cosmoverso, penserei. | ” |
Sommario[]
“ | Qualcosa cambiò dentro Dalinar. Tutte le riserve svanirono. Altre preoccupazioni divennero insignificanti. Il figlio di suo fratello era in pericolo. Aveva deluso Gavilar, era stato steso, ubriaco di vino mentre suo fratello combatteva per la sua vita. Dalinar si sarebbe dovuto trovare li a difenderlo. Rimanevano solo due cose del suo amato fratello, due cose che Dalinar poteva proteggere nella speranza di guadagnarsi qualche forma di redenzione: il regno di Gavilar e il figlio di Gavilar. | ” |
–La Via dei Re, capitolo 13 |
Dalinar evoca la sua stratolama e segue Elhokar che sta incautamente tentando un attacco frontale all'Abissale[1]. Mentre Sadeas scaglia frecce con il suo Grandarco per distrarre il mostro, Dalinar e Adolin, attaccano le zampe del granguscio, con l'intento di fermarlo. Durante lo scontro, il cinturino della sella di Elhokar si rompe e il Re cade da cavallo; l'abissale ne approfitta per sferrare un colpo con uno dei suoi artigli e Dalinar e Adolin sono stati costretti a interrompere i loro attacchi per aiutarlo.
La bestia scatena la sua vera furia e la battaglia si fa più violenta: Dalinar salva la vita di Elhokar bloccando, con le mani, un colpo di una delle chele del mostro[2]. Adolin rimane senza fiato dinanzi ad una simile impresa ma alla fine si riscuote e attacca infine una delle zampe dell'Abissale abbattendolo. Elhokar si rialza, infilza la stratolama nel collo della creatura, uccidendola e conquista la cuorgemma[3].
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Elhokar e altri alethi affermano che i Parshendi considerano gli Abissali come i loro Dei. Un'affermazione quantomai errata.
- ↑ Quando Dalinar si precipita verso il Re, Adolin vede il padre: "muovendosi con una velocità e una grazia che nessun uomo - nemmeno uno con indosso una Stratopiastra- avrebbe dovuto avere." Un passaggio molto significativo.
- ↑ Uno smeraldo grande quanto la testa di un uomo. Adolin afferma che si tratta della cuorgemma più grande che avesse mai visto