Le Cronache della Folgoluce Wiki
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Folgopadre
Folgopadre

Fan art di Ex-makina

Status personale
Status

Vivo

Parenti

Syl (figlia)

Affiliazione
Poteri
  • Conferisce Vincolaflussi
  • Controllo altempeste?
Caratteristiche fisiche
Razza

Spren


VAI, FORGIALEGAMI, GUIDA IL TUO POPOLO MORENTE AL FALLIMENTO. ODIO HA DISTRUTTO L’ONNIPOTENTE IN PERSONA. TU NON SEI NULLA PER LUI.

–Folgopadre, Parole di Luce, capitolo 89

Il Folgopadre (Stormfather), è un frammento del Dio Onore e lo spren più potente di Roshar, l'anima stessa delle altempeste.

Aspetto[]

Il Folgopadre appare nel bel mezzo delle altempeste, come un volto ampio quanto il cielo e con gli occhi pieni di innumerevoli stelle[1][2].

Storia[]

Il Folgopadre venne creato millenni or sono dall'Onnipotente con il compito di guidare le altempeste e di inviare le visioni "una volta che fosse giunto il momento"[3].

Intorno al 1166 Gavilar Kholin, Re degli Alethi, fu scelto per essere avvertito dell'arrivo imminente della Tempesta Infinita[4]. La prematura morte del sovrano, per mano di Szeth, costrinsero l'entità a cercare un'altra persona degna di ricevere le visioni preparate da Onore.

La Via dei Re[]

Nel 1173 il Folgopadre si manifesta sia a Dalinar Kholin, inviandogli le visioni, e sia ad un giovane pontiere che riesce a vederlo durante la prova nell'altempesta, come un'enorme faccia sorridente scolpita tra le nubi. Qualche tempo dopo, il pontiere avrà uno strano sogno durante un temporale, nel quale vede il continente di Roshar e sente una voce metterlo in guardia sul ritorno di Odio[1].

Le parole del Folgopadre verranno di nuovo udite da Kaladin durante la Battaglia della Torre, quando questi lo spronerà a pronunciare il Secondo Ideale dei Corrivento.[5]

Parole di Luce[]

Il Folgopadre continuerà ad inviare visioni a Dalinar e a parlare con Kaladin mediante i sogni. In essi, lo spren parla del tradimento del cavaliere e dell'inevitabile morte di sua figlia Syl[6].

Il Folgopadre è inoltre spettatore impotente della corruzione di Eshonai e della nascita del primo nichilifero[2].

Quando un'altempesta coglie Kaladin e Shallan nel bel mezzo delle voragini delle Pianure Infrante, il ragazzo ha di nuovo l'opportunità di vedere il volto del Folgopadre e questa volta non sorride; ha per lui solo parole astiose e l'accusa apertamente di aver ucciso Syl[7].

Successivamente, nel bel mezzo della Battaglia di Narak comunica direttamente con Dalinar Kholin e lo informa che ha inviato un'altempesta di purificazione per portare via i cadaveri degli alethi[8]. Quando invece l'esercito di Dalinar riesce a salvarsi teletrasportandosi ad Urithiru, lo Spinanera affronta direttamente l'entità e nel dialogo che segue, riesce a legarlo a lui, pronunciando il Secondo Ideale dei Forgialegami[3].

Natura[]

Nella teologia vorin il Folgopadre è assimilabile alla figura di Jezerezeh'Elin, Re degli Araldi mentre tra i parshendi è invece noto come il Cavalcatempeste[2].

In realtà come spiega lo stesso Folgopadre a Dalinar, lui non è né l'Onnipotente né un Araldo. Lui è uno Spren e un frammento di Dio. Più precisamente, come rivelato da Brandon Sanderson, il Folgopadre è un'ombra cognitiva.

Personalità[]

Stando alle parole di Syl[9], il Folgopadre è spezzato e ha rinunciato a combattere. Lui è molto arrabbiato con gli esseri umani per aver causato, in passato, la morte di tanti spren. Ha dimostrato grande attenzione e affetto per Syl, chiamandola "figlia" e dicendole di non fidarsi Kaladin, temendo che questi la uccida. Inoltre, Syl implica che è il Folgopadre la causa per la quale gli onorespren non stanno arrivando su Roshar per legare nuovi Corrivento.

Poteri[]

Il Folgopadre ha il potere di scatenare le altempeste, come dimostrato durante la battaglia di Narak. Usando il legame Nahel invece, lo spren garantisce i flussi dei Forgialegami.

Citazioni[]

  • Sono colui che fu lasciato indietro. Io sono il frammento di Lui che rimane. Ho visto il Suo corpo, L’ho visto morire quando Odio Lo ha assassinato. E io... sono fuggito. Per continuare come ho sempre fatto. Il pezzo di Dio lasciato in questo mondo, i venti che gli uomini devono sentire. (Folgopadre, Parole di Luce, capitolo 82)
  • Io non sono un Dio. Ne sono solo un ombra. (Folgopadre, Parole di Luce, capitolo 89)

Fonti[]

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