Le Cronache della Folgoluce Wiki
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Eshonai
EshonaiFan art di botanica-xu [1]
Status personale
Status

Sconosciuto

Prima apparizione

La Via dei Re, capitolo 68

Ultima apparizione

Parole di Luce, capitolo 84

Parenti
  • Madre di Eshonai
  • Venli (sorella)
Affiliazione
Occupazione

Soldato

Rango

Consigliere

Grado

Generale

Arma

Stratolama

Abilità
  • Addestramento nell'uso degli Strati
  • Notevole autocontrollo
Poteri
  • Capacità di scagliare fulmini (forma tempestosa )
Caratteristiche fisiche
Razza

Parshendi

Sesso

Femmina

capelli

neri

occhi

Rossi ( in precedenza neri )


Voleva vedere cose nuove, andare in posti nuovi. Invece era unita al suo popolo in una lunga veglia funebre mentre, uno a uno, morivano.

–Parole di Luce, Interludio 1

Eshonai è una stratoguerriera e la condottiera dei Parshendi durante la Guerra della Resa dei Conti. Fu una dei primi Parshendi a venire a contatto con gli uomini di Gavilar Kholin.

Aspetto e Personalità[]

Eshonai aveva la pelle marmorizzata di rosso e nero ed era di alta statura, sfiorando i sette piedi di altezza. Sebbene preferiva la forma operosa[1], a causa del conflitto con Alethkar, Eshonai fu costretta ad assumere la forma bellicosa ed era solita indossare l'unica stratopiastra del suo popolo insieme ad un mantello rosso[2].

Anche se aveva accettato i suoi doveri come generale e condottiero del suo popolo, Eshonai si sentiva imprigionata nel suo ruolo. Detestava essere intrappolata tra gli altopiani delle Pianure Infrante anziché viaggiare per il mondo, detestava la sua uniforme e tutto quello che rappresentava e pensava che la ripetitività della vita militare le intorpidisse la mente[1]. Nonostante ciò Eshonai non parlò mai a nessuno del suo disagio interiore[3].

La grande passione di Eshonai era l'esplorazione. Lei anelava la libertà dai suoi obblighi per tornare ai vecchi tempi, quando era la prima a calcare il terreno di lande ignote al suo popolo. Ma proteggere il suo popolo aveva la priorità, ed Eshonai lo dimostra seguendo le forze di assalto Parshendi durante le sortite, nonostante la ferita alla gamba procurata durante la Battaglia della Torre, perché sapeva che i suoi uomini avrebbero avuto bisogno di uno stratoguerriero per ritirarsi in caso di uno scontro particolarmente feroce con gli Alethi[1].

Eshonai crede di essere personalmente responsabile[3] per lo scoppio della guerra che stava decimando la sua gente; sia perché era stata una sua spedizione a far entrare in contatto i Parshendi con gli Alethi, e sia perché aveva contribuito alla decisione fatale di assassinare Gavilar. Per questi motivi, pur essendo pienamente consapevole della situazione disastrosa del suo popolo, Eshonai non riesce a biasimare gli Alethi per la loro ricerca di vendetta contro il suo popolo.

Storia[]

Eshonai aveva sempre detto di essere certa che ci fosse qualcosa di straordinario oltre la collina successiva. Poi, un giorno, era salita in cima a un’altura e aveva trovato gli umani.

Giuramento, Prologo

Eshonai, sin dalla sua adolescenza, dimostrò di essere uno spirito libero e di temperamento ribelle, preferendo l'esplorazione al lavoro routinario. Le sue scoperte entusiasmarono i Parshendi che lentamente posero intere spedizioni ai comandi della ragazzina. Eshonai concentrò i suoi sforzi nelle terre selvagge di Natanatan, scoprendo nuovi luoghi e nuove piante e animali, che venivano mappati e catalogati, espandendo la visione del mondo dei Parshendi.

Tra il 1165 e il 1166, una delle spedizioni di Eshonai s'imbatté in un gruppo di esseri umani, soldati al seguito di Gavilar e Dalinar Kholin, intenti in una delle loro cacce al granguscio. I rapporti tra i due gruppi furono cordiali e alla fine Alethi e Parshendi concordarono di stipulare un trattato di amicizia. Eshonai andò a Kholinar come membro della delegazione Parshendi.

Nel 1167, nella notte dalle firma del trattato, Eshonai ebbe un colloquio con Gavilar e scoprì i suoi propositi riguardo il ritorno degli Dei[4]. Allarmata dal piano del Re Alethi, Eshonai fece riunire in tutta fretta il Consiglio dei Cinque, per stabilire una linea d'azione. Eshonai venne invitata alla riunione, vista la sua grande conoscenza degli umani[3] e votò, insieme ai Consiglieri, di assassinare Gavilar.

Tornata alle Pianure Infrante, Eshonai avvertì il suo popolo dei tristi accadimenti di Kholinar e li spinse a ritirarsi a Narak. Nominata come membro del Consiglio dei Cinque, in rappresentanza delle forme bellicose, Eshonai passò i successivi sei anni a combattere gli alethi nelle infinite sortite tra gli altopiani delle pianure.

La Via dei Re[]

Eshonai interviene nella Battaglia della Torre per bloccare la ritirata dell'esercito Kholin. Riuscita a separare l'altoprincipe dai suoi uomini, la parshendi intraprende un duello con lo Spinanera e cerca di parlare con lui. Prima che possa spiegare le sue ragioni però, Eshonai è ferita alla gamba da Kaladin e Dalinar viene allontanato e portato in salvo[5].

Parole di Luce[]

Sono tornata dalle tempeste. Porto con me il futuro di due popoli. Il nostro tempo di sconfitta è al termine.

–Eshonai, Parole di Luce, Interludio 8

Nelle settimane successive, a causa della ferita, Eshonai non partecipa direttamente alle battaglie ma accompagna comunque le forze parshendi durante gli assalti più delicati.

Quando Venli annuncia di aver riscoperto la forma tempestosa, una delle forme di potere, il Consiglio dei Cinque discute l'eventualità di sperimentarla per dare una svolta al conflitto. Eshonai è restia ad utilizzare una delle forme degli Dei ma alla fine cede, e ne permette la sperimentazione della nuova forma a patto che sia lei stessa a testarla.

Crem burial

Una figura accasciata contro la parete del crepaccio. Il capo chino era ricoperto da un elmo. Una Stratolama con la forma di fiamme congelate si levava dal terreno accanto a lei, conficcata sul fondo di pietra. (Giuramento, Interludio 3) - (Fan art di Matthew Johnson)

Assunta la nuova forma, Eshonai finisce sotto il controllo degli Dei e diventa più feroce e aggressiva, fino a far fallire volutamente la trattativa di pace con gli Alethi[6] pur di spingere il suo popolo ad abbracciare più volentieri la nuova forma.

Quando il Consiglio dei Cinque tentenna sull'idea di obbligare tutti i parshendi ad assumere la forma tempestosa, Eshonai non esita minimamente ad attuare un colpo di stato per assumere il comando assoluto del suo popolo. La parshendi fa quindi rastrellare i civili e ordina che i dissidenti, tra i quali c'è la sua stessa madre, vengano giustiziati[7].

Nella Battaglia di Narak, Eshonai cerca di distruggere gli Alethi evocando la Tempesta Infinita. Durante lo scontro intraprende un duello mortale con Adolin Kholin che, alla fine, riesce ad avere la meglio gettandola in un crepaccio[8].

Giuramento[]

Anche se è sopravvissuta alla caduta, la parshendi fu costretta a lottare contro la piena delle acque della tempesta. Nonostante i suoi sforzi alla fine fu travolta ed affogò. Dopo la battaglia, lo spren Ulim condusse Venli e Demid nel luogo in cui si trovavano le spoglie di Eshonai per recuperare i suoi Strati[9].

Citazioni[]

"Ora trascorreva la sua vita intrappolata su quest’unico altopiano. Le terre selvagge la chiamavano, le cantavano che doveva raccogliere tutto ciò che poteva trasportare e partire. Purtroppo, quello non era più il suo destino. "

— Parole di Luce, Interludio 1

"Voleva vedere cose nuove, andare in posti nuovi. Invece era unita al suo popolo in una lunga veglia funebre mentre, uno a uno, morivano"

— Parole di Luce, Interludio 1

"Questo è il progresso. Il progresso è imparare a controllare il tuo mondo. Erigere muri per fermare le tempeste, scegliere quando diventare un compagno. È prendere la natura e metterci una scatola attorno."

— Parole di Luce, Interludio 4

"Una volta aveva visto il mondo come qualcosa di fresco ed eccitante. Nuovo, come una foresta in fiore dopo una tempesta. Lei stava morendo lentamente, sicuramente proprio come il suo popolo."

— Parole di Luce, Interludio 4

"Ti hanno chiamata saggia, esperta. Mi viene da domandarmi se si siano dimenticati chi eri: che te ne andavi avventatamente per le terre selvagge, ignorando il tuo popolo, mentre io restavo a casa a memorizzare canzoni. Quando tutti hanno cominciato a credere che fossi tu quella responsabile?"

Venli su Eshonai, Parole di Luce, Interludio 4

"Sono tornata dalle tempeste. Porto con me il futuro di due popoli. Il nostro tempo di sconfitta è al termine."

— Eshonai, Parole di Luce, Interludio 8

"Percepisco una tempesta crescere appena oltre la nostra esperienza. Una tempesta potente, arrabbiata. Un’altempesta. Con un numero sufficiente di noi a portare questa forma, potremmo attirarla. Potremmo piegare le tempeste alla nostra volontà e potremmo farla abbattere sui nostri nemici."

— Eshonai, Parole di Luce, Interludio 8

"Ci sarà pace, Spinanera, quando uno di noi sarà morto."

— Eshonai, Parole di Luce, Capitolo 51

"Avremo solo una possibilità. Gli umani lasceranno i loro campi militari assieme, in un unico grosso esercito che intende raggiungere Narak durante la nenia. Saranno completamente esposti sugli altopiani, senza alcun riparo. Un’altempesta in quel momento li distruggerebbe."

— Eshonai, Parole di Luce, Interludio 11

"Eshonai: No, mi serviva solo una scusa per un’azione tanto estrema. Thude, è da mesi che sto meditando qualcosa del genere.
Thude:Un colpo di stato?
Eshonai: Non un colpo di stato. Una revisione di obiettivi.
"

— Eshonai, Parole di Luce, Interludio 11

"La tua battaglia è terminata, distruttore. Oggi la tua brutalità si rivolta contro di te. Oggi l’estinzione passa da noi a voi."

— Eshonai a Adolin Kholin, Parole di Luce, capitolo 84

"Pianse per il suo popolo, che forse sarebbe stato distrutto per le azioni di quella notte. Pianse per il mondo, che forse non avrebbe mai saputo cosa avevano fatto gli ascoltatori per esso. Pianse per il re, che aveva consegnato alla morte."

— Eshonai, Giuramento, prologo

Fonti[]

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